Virtual Sex
Si giunge al quarto appuntamento con l’“Opera Sexy” di Ferruccio Giromini. Questa volta la destinazione è il Giappone. Ma per incontrare non un artista, bensì un personaggio virtuale. Ecco a voi Hatsune Miku.

In Europa si fa qualche fatica a memorizzare i nomi giapponesi, però qualcuno magari più legato a fenomeni di costume rimane impresso. È il caso di Hatsune Miku, nome che peraltro non pertiene a una persona fisica ma a una personalità virtuale. Un caso invero interessante, originato da Vocaloid, giocoso software di vocalizzazione sintetica su basi musicali; in altre parole, un sintetizzatore di canto organico, il cui nome si traduce letteralmente in ‘il primo suono del futuro’. Per lanciarlo sul mercato, la produzione Yamaha ne ha corredato la confezione con una figuretta femminile in tipico stile anime: corpicino adolescente slanciato, seni acerbi, occhioni enormi d’ordinanza, stivaloni di pelle nera a metà coscia, e infine caratterizzante chioma turchese divisa in due lunghissime code di cavallo laterali.
Ferruccio Giromini
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #5
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