Karma Clima: la music factory dei Marlene Kuntz in Piemonte
Prende spunto dalle urgenze del presente e dalla necessità di creare un dialogo con il territorio la music factory dei Marlene Kuntz. La band è protagonista, in queste settimane, di una serie di eventi per promuovere il progetto

La musica non fa marce, appelli e inutili parole per arrestare il cambiamento climatico in corso, ma fa la sua parte con quello che di più concreto possiede: l’arte. Che poi è il cuore del progetto esperienziale Karma Clima dei Marlene Kuntz, un trittico di residenze nelle valli di Cuneo, caratterizzate da un laboratorio musicale e da uno studio di registrazione itinerante: una music factory in dialogo con le comunità cuneesi e nazionali che culminerà con la produzione del nuovo disco in primavera.

I Marlene Kuntz a Piozzo chez Baladin. Photo Michele Piazza
PAROLA AI MARLENE KUNTZ
“Ogni aspetto creativo del processo artistico Karma Clima, tra cui anche l’aspetto sonoro dell’album che stiamo producendo, è intrinsecamente connesso con le esperienze che abbiamo e stiamo vivendo lungo le residenze tra Ostana, il birrificio Baladin di Piozzo e Paraloup”, ci racconta Luca Lagash, il bassista della rock band capitanata da Cristiano Godano, nonché mente e coordinamento del progetto; “esperienze di scoperta e interazione con il territorio, e di confronto con le imprese e gli artisti di comunità, all’interno di un percorso reso ancora più stimolante dalla partecipazione di istituzioni come – per citarne alcune – la Fondazione Fitzcarraldo, il Museo del Cinema, il Politecnico di Torino, le amministrazioni locali, Unioncamere e le cooperative di comunità, di cui Viso a Viso è capofila, insieme ai tanti visitatori che si stanno affacciando con curiosità a questo laboratorio aperto, la Music Factory Karma Clima appunto”.

Moira Franco all’opera a Ostana. Photo © Michele Piazza
KARMA CLIMA: NON SOLO MUSICA
L’idea è quella di favorire sinergie con opportunità extra-musicali, dal cinema allo spettacolo, dall’ambiente al turismo, dalle imprese innovative di montagna all’innovazione, creando qualcosa di nuovo anche in materia di business culturale. Una co-progettazione che mira a far interagire la poetica dei Marlene Kuntz con le peculiarità della dimensione rurale e montana. Anche in stretta relazione con le arti visive: “Oltre alla collaborazione avuta in loco con artisti quali Moira Franco e Franco Sebastiani, ci pare interessante poter finalizzare in modo coerente tutta l’opera di artwork e identità grafica che questo processo sta via via restituendo, così come la produzione video fotografica di Michele Piazza e Lorenzo Letizia che ci stanno seguendo costantemente lungo questo dinamico processo creativo”.
‒ Claudia Giraud
https://www.visoaviso.it/
https://marlenekuntz.com/
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #64
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